Rascioni e Cecconello Tusca edizione

Sabrina Cecconello
Molto ha guadagnato la viticoltura toscana dagli apporti di tante individualità creative e innovative che, provenienti da aree extraregionali, hanno riversato idealità ispirate e nuovi impulsi al variegato mondo vitivinicolo locale.
Vinicia Rascioni e Paolo Cecconello – lui lombardo, lei marchigiana – appartengono a questa schiera di personaggi cui la Toscana deve portare particolare rispetto.
La guida è ora passata nelle mani della figlia Sabrina e al marito Paolo Papini.
L’azienda è di dimensioni ridotte, solo 5 ettari, ma ben posizionata su un declivio collinare.
I prodotti sono di un livello ragguardevole per qualità, ma è bene mettere in risalto il

Poggio ciliegio
fatto che il vino di maggior pregio è ottenuto da un’uva locale che gli “indigeni” non avevano mai preso in seria considerazione per fare vini di pregio: il Ciliegiolo.
Fu l’azienda e l’enologo Attilio Pagli ad andare controcorrente fino a ottenere riconoscimenti in ogni luogo.
Infatti, il Poggio Ciliegio è un vino che ha ridefinito e reinventato questa varietà, dimostrando a quali livelli di eccellenza può arrivare, se trattato con diligenza e competenza, che qui abbondano, grazie alla maestria enologica di Attilio Pagli, Giacomo Cesari, e alla collaborazione di Sabrina.
La produzione vede vari vini di ottimo livello, che esaltano la vocazione locale.
Il Poggio Ciliegio 2007 IGT Maremma Toscana Ciliegiolo è vinificato in vasche di cemento ed è affinato in barrique.
Ha gamma olfattiva ampia con profumi di frutta e fiori, un palato importante, con tannini ben integrati, setosi e morbidi.
Un’esperienza importante per i degustatori in genere, e imperdibile per gli appassionati.